Quest’anno festeggeremo il Natale prima del Ringraziamento?

26 novembre 2020

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Sulla scia di un contagioso ottimismo, ad inizio novembre si è assistito ad una forte accelerazione dei mercati, nonostante una contrazione certa del PIL europeo nel quarto trimestre ed un allarmante andamento della pandemia negli Stati Uniti. Un potente mix di nuove notizie sul fronte politico e sanitario sta spingendo gli investitori a guardare oltre le sfide di breve termine e scontare migliori prospettive per il 2021.

Il rischio politico è scomparso? Le presidenziali USA si sono concluse in linea con il nostro scenario di base e, come previsto, il distacco si è rivelato più esiguo di quello indicato dai sondaggi. I tentativi di Donald Trump di contestare l'esito elettorale non porteranno verosimilmente a nulla. Il rischio politico si è apparentemente dissipato ed è ora meno probabile che sia aumentata l'imposta sulle società e vengano introdotti ambiziosi stimoli fiscali.

Sono davvero svanite tutte le incertezze? A nostro parere, occorre monitorare tre elementi a bassa probabilità. In primo luogo, il ballottaggio in Georgia, di primaria importanza per i Repubblicani: con una vittoria conquisterebbero infatti il Senato. In secondo luogo, la transizione allo Studio Ovale, che non sarà affatto agevole dato che Trump sembra intenzionato a tormentare altri Paesi fino al suo ultimo giorno da Presidente. Infine, con una pandemia che continua a correre, come reagiranno i mercati ad uno stallo politico, con un Congresso incapace di concordare nuove misure?

Il vaccino stravolgerà la situazione? No, secondo Christine Lagarde, almeno per quanto riguarda le previsioni economiche della Banca Centrale Europea (BCE). La realtà è però diversa: gli annunci di un vaccino migliorano sensibilmente le prospettive per il 2021, allontanando lo spettro di nuovi lockdown e risollevando le speranze per un rimbalzo ciclico più ampio. Forse la Presidente Lagarde si riferisce ai rischi nel breve periodo, che giustificherebbero l'introduzione di ulteriori stimoli.

Da una prospettiva di mercato, il vaccino è una soluzione miracolosa; la reazione di investitori e trader all'annuncio a sorpresa di Pfizer potrebbe essere stata eccessiva, con una fuga dai titoli di qualità e momentum ed una corsa a coprire le posizioni short nei settori value e ciclici.

Nelle scorse settimane il susseguirsi di regimi segnati da reflazione/ goldilocks1 ha causato il mal di testa ai gestori di portafoglio che, alla luce di un Congresso diviso, avevano appena rimosso le coperture sulla tecnologia.

Tuttavia, questo positivo flusso di notizie non indurrà le Banche Centrali ed i Governi a revocare entro breve tempo le misure di sostegno. I mercati del credito sono posizionati su un incremento degli stimoli della BCE, che includeranno una quota significativa del segmento investment grade in euro, mentre i tassi più contenuti sospingono le valutazioni azionarie. Tutti questi fattori si manifesteranno però contemporaneamente? È ragionevole attendersi un'accelerazione il prossimo anno ed una ripresa dei titoli value senza che la curva dei rendimenti si irripidisca pericolosamente?

Questa retorica natalizia poggia su una dinamica alquanto precaria, probabilmente sostenibile solo per un periodo limitato: una ripresa della crescita globale senza un recupero dell'inflazione. Le Banche Centrali hanno già fatto sapere che non altereranno la loro posizione accomodante in presenza di un overshooting sul breve termine dell'inflazione. Ma controllare l'intera curva è un'altra storia. In fin dei conti, è una questione di credibilità: fino a quando il mercato è persuaso che il vaccino non modificherà la forward guidance, non dovremmo preoccuparci troppo di un irripidimento. Il secondo rischio riguarda i mercati dei cambi. L'indebolimento del dollaro, ora ampiamente condiviso, non deve essere troppo rapido, onde evitare di compromettere la tanto agognata ripresa delle azioni europee. Nel frattempo, sulle ali dell'ottimismo gli investitori sembrano aver ricevuto i regali di Natale prima del Ringraziamento, giorno che già in passato aveva rappresentato per i mercati una svolta tecnica. Come sempre, il lungo termine è meno incerto del domani...

 

(1) Goldilocks (Riccioli d'Oro): un'economia che cresce senza creare inflazione, consentendo alle Banche Centrali di restare accomodanti. Come affermato dalla protagonista della celebre favola: "Non troppo caldo, non troppo freddo; giusto quanto basta".

 

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Monthly House View, pubblicato il 19/11/2020 - Estratto dall'Editoriale

26 novembre 2020

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