Cosa ci riserverà il 2022?

22 dicembre 2021

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Con il 2021, un anno di solide performance e ricco di sorprese, in procinto di concludersi, è giunto il momento di riflettere su cosa ci aspetta nel 2022.

Un anno di normalizzazione. In primo luogo dell’inflazione, che ritroverà in maniera graduale livelli più ragionevoli, seppure meno rapidamente del previsto. In secondo luogo delle catene di approvvigionamento, che dovrebbero tornare ad un funzionamento più regolare. Infine della politica economica, che diverrà più neutrale, con il mantra del “fare tutto il necessario” ed il sostegno monetario che saranno messi da parte.

Un anno di moderazione. Perché le prospettive sull’espansione si riveleranno più modeste e le attese relative alla crescita degli utili maggiormente in linea con le medie a lungo termine. L’economia ed i mercati finanziari stanno cambiando marcia, passando da una rapida ripresa (con pregevoli performance di tutte le classi di attivi) ad una traiettoria più tradizionale, in cui la decorrelazione tra titoli azionari ed obbligazionari è destinata ad aumentare, come già osservato all’inizio del 2021.

Un anno di differenziazione. Perché con prospettive sulla crescita degli utili più contenute è probabile che il divario di performance a livello di settori e titoli si ampli, favorendo sicuramente le società con un maggiore pricing power, margini più resilienti, come pure i pionieri della rivoluzione tecnologica, che sembra accelerare di giorno in giorno. 

Un anno di diversificazione. Uno dei rischi che vengono spesso citati riguardo al mercato statunitense è l’alta concentrazione in un numero più ristretto di titoli, trasposizione negli indici borsistici dell’adagio “il vincitore si prende tutto”. Alcuni di questi operatori hanno raggiunto i rispettivi picchi diversi trimestri fa e, quest’anno, i mercati azionari cinesi ci hanno dimostrato che acquistare ad occhi chiusi le maggiori capitalizzazioni dell’ indice non è necessariamente la migliore opzione (soprattutto in presenza di fondamentali deteriorati). Gliinvestitori avveduti sapranno quindi distribuire adeguatamente i rischi e gestirli in maniera attiva.

I nostri desideri per il nuovo anno possono attendere, dopo dodici mesi segnati da ottime performance, ma speriamo soltanto che le banche centrali sappiano orientarsi in questo contesto di transizione, senza commettere gravi errori di comunicazione. Il 2022 appare, sotto molti punti di vista, come un anno in cui dovremo restare in equilibrio tra rischi inflazionistici e minacce per la crescita. Nella speranza che non ci porti delusioni ed un brusco risveglio.

 

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Monthly House View, pubblicato il 17/12/2021 - Estratto dall'Editoriale

22 dicembre 2021

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